Durante il summit delle liste pro Fioravanti ribadito il no alle candidature ​di Camela, Origlia e Viscione

Durante il summit delle liste pro Fioravanti ribadito il no alle candidature di Camela, Origlia e Viscione
Durante il summit delle liste pro Fioravanti ribadito il no alle candidature ​di Camela, Origlia e Viscione
di Mario Paci
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Martedì 7 Maggio 2024, 04:05 - Ultimo aggiornamento: 13:42

ASCOLI Si è tenuto il summit fra le nove liste del centrodestra che appoggeranno Marco Fioravanti a sindaco per fare l’ultimo punto sulle candidature in vista della consegna degli elenchi con i simboli che avrà come scadenza sabato a mezzogiorno. Le nove liste hanno definito le griglie ma sono rimasti alcuni nodi da sciogliere.

Il caso Camela

Il primo sarebbe quello legato alla candidatura dell’ex presidente del consiglio comunale e già consigliere regionale, Valeriano Camela, in un primo momento caldeggiata e poi bruscamente stoppata.

Il motivo? Camela nel 2008 avrebbe firmato la mozione di sfiducia mandando a casa l’amministrazione comunale guidata allora da Piero Celani.

Nel frattempo, però, c’è stato un blitz nella capitale, caldeggiato da un autorevole esponente moderato, nei palazzi del Carroccio, per tentare di inserire l’esponente ex Udc nella lista della Lega ma il progetto sembra essersi arenato. Il secondo nodo da sciogliere è legato alle candidature di Maria Stella Origlia, presidente provinciale di Italia viva e di Francesco Viscione, ex assessore comunale, ma che nel 2019 si candidò alle Amministrative contro Fioravanti.

Le assicurazioni

Entrambi avrebbero ricevuto assicurazione che si sarebbero candidati nella lista civica Forza Ascoli, capitanata da Gianni Silvestri, tanto che entrambi avevano già fatto affiggere i manifesti elettorali. Ma all’interno della lista e della coalizione è scattato il fuoco amico. A Origlia si contesta il fatto che è stata la promotrice del Cantiere Riformista del centrosinistra per poi uscirne polemicamente dopo la candidatura ufficiale a sindaco di Emidio Nardini. A Viscione viene visto sottecchi, dopo quanto avvenuto nel 2019. Quest’ultimo, in realtà, con un grosso bacino elettorale personale, potrebbe rappresentare un problema per qualcuno del centrodestra. Meglio silurarlo prima. Al termine di un vivace dibattito all’interno delle nove liste pro Fioravanti per loro mla candidatura sembra essere in salita. Ma la partita non è ancora chiusa e dipenderà molto dalle decisoni delindaco Marco Fioravanti.

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