Cannabis legale, Giovanardi pronto a tornare sui suoi passi: «Se l’esperimento tedesco funziona possiamo parlarne anche in Italia»

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La legalizzazione della cannabis in Germania è uno dei servizi al centro della puntata de Le Iene in onda martedì 23 aprile su Italia 1. L'inviato Gaston Zama ha realizzato un reportage coinvolgendo l’onorevole Carlo Amedeo Giovanardi, fautore di una legge (Fini - Giovanardi del 2006 ndr) che eliminò la distinzione tra droghe leggere e droghe pesanti, equiparando la cocaina e l’eroina alla cannabis. Di quella legge poi, nel 2014, furono abolite alcune parti. A dispetto di alcuni inevitabili pregiudizi l'onorevole si è mostrato posssibilista e disponibile al dialogo.

 

 

Anticipazioni

Per affrontare la questione legalizzazione in modo concreto, Zama ha proposto all'On Giovanarsi di incontrare persone con usi e idee totalmente agli antipodi rispetto alla sua.

«Secondo lei c’è una minima possibilità che possa cambiare idea durante questo viaggio?», gli chiede l’autore del reportage de Le Iene, «Non voglio partire con dei pregiudizi», afferma Giovanardi appena arrivato nella capitale. Dopo una breve sosta di fronte quel che resta del muro di Berlino, i due sono diretti al museo della cannabis, dove li attende il direttore della galleria. Qui le prime precisazioni dell’onorevole: «Innanzitutto, nulla da dire contro la cannabis terapeutica, la discussione che facciamo è solo sulla cannabis ricreativa».

Viene spiegato il passaggio che la nazione sta attuando: per ora la legge prevede che lo smercio avvenga attraverso dei cannabis social club, organizzati come delle cooperative no profit, con all’interno un massimo di 500 membri a cui saranno distribuiti non più di 50 grammi di cannabis al mese. I social club gestiranno anche tutta la produzione legale di cannabis, per contrastare il mercato nero e per sottoporla a controlli qualitativi. Il secondo passaggio è che la cannabis sarà venduta legalmente in negozi specializzati, con limitazioni tra i consumatori di età compresa tra i 18 e i 21 anni, che potranno acquistare la sostanza con un livello di THC massimo del 10%.

 

Divieto di Fumo

Giovanardi ricorda che in Italia, grazie alla sua legge (Giovanardi – Sirchia, del 2003, ndr.), è vietato fumare nei locali pubblici. Ne nasce un piccolo approfondimento tra la differenza del fumo di sigarette da quello della cannabis. L’onorevole ricorda che fu per«Una questione di realismo», e spiega che non si potevano obbligare milioni di italiani a non acquistare sigarette, al contrario dei consumatori di cannabis perché in numero assai inferiore. 

Con la Iena si passa quindi al discorso sulle valutazioni di altri stati, come quello di New York, in cui, sul documento ufficiale, si legge che la regolamentazione della marjuana riduce i rischi e migliora il controllo della qualità e la protezione dei consumatori. «Sono cose che non stanno né in cielo né in terra. In America hanno deciso di convivere con una situazione che gli sta sfuggendo di mano», commenta Giovanardi.

 

L'omicidio stradale

Giovanardi parla dell’omicidio stradale. «Se uno si fa di cannabis e con l’automobile ammazza delle persone è un problema che l’Italia ha risolto con l’omicidio stradale», spiegando che, secondo lui, c’è un collegamento diretto tra consumo e l’atto perseguibile. Infine, si parla della possibilità che anche altri Paesi adottino lo stesso modello tedesco.

 

La proposta

Quando Zama gli chiede se anche l’Italia si muoverà nella stessa direzione, lui risponde: «Noi siamo democratici, vediamo prima coma va questa sperimentazione. Se l’esperimento tedesco dimostra che con la loro ricetta il consumo della cannabis rimane pari e non aumenta lo prenderemo in considerazione. Se invece non funzionerà ci servirà l’onesta intellettuale di ammettere che era una strada sbagliata. Io non sono mica un bolscevico, sono un democristiano e i democristiani hanno sempre dialogato con tutti».