BELLUNO - Avvistamenti del lupo in paese, il sindaco Danilo De Toni scrive al Prefetto di Belluno. La presenza di questi animali, ad Alleghe, è ormai consolidata, tanto che alcuni esemplari sono stati avvistati a ridosso dei centri abitati. Una convivenza forzata che sta sollevando motivi di preoccupazione e ha spinto il primo cittadino a rivolgersi direttamente a Mariano Savastano, alla guida di Palazzo dei Rettori.
L'APPELLO
È di queste ore l'invio di una comunicazione, da parte di De Toni a Savastano, in cui viene illustrata la situazione. «Ho voluto segnalare alla Prefettura quello che è a tutti gli effetti un problema - afferma il sindaco - in quanto la percezione della sicurezza di fronte alla presenza ormai stabile del lupo rappresenta un tema di ordine pubblico».
L’INCONTRO
Un altro appello registrato sempre ad Alleghe, due giorni fa, è quello di Rosi Andolfatto che attraverso i canali social si rivolge ai compaesani: «Scusate ma non so come poter avvisare... Attenti con i cani ad andare tra Caprile e Santa Maria delle Grazie. Poco fa mi sono trovata davanti il lupo ed ero col cane legato. Mi ha seguito sempre a distanza ma per un tratto piuttosto lungo. Ho urlato più che potevo ma non ha avuto paura. Non scappa... state attenti». La donna era in compagnia del suo cagnolino di piccola taglia che potrebbe aver attirato l'attenzione del lupo. Fortunatamente era legato al guinzaglio e la sua padrona è riuscita a tenerlo vicino a sé evitando incontri ravvicinati potenzialmente letali. Ma la cittadina, comprensibilmente, si è spaventata anche per sé stessa.
LA PAURA
Il lupo, quindi, fa paura anche in Agordino. Non solo agli allevatori ai quali la scorsa estate hanno sbranato decine tra mucche, pecore e capre, ma anche alla gente che abita in queste valli. E fa paura, ancora, per il futuro del turismo e dell'economia in generale. «Se le cose non cambieranno rispetto allo scorso anno quando il lupo ha razziato liberamente tra Alto Agordino e Cadore - sottolinea Simon Declara, il pastore che da 15 anni porta al passo Giau il bestiame di numerosi allevatori della Val Badia e che tra luglio e settembre 2023 ha registrato l'uccisione di vari capi - non tornerò a far pascolare i nostri animali. C’è poco da girarci attorno: in qualche modo il lupo va fermato. Il mio è un bellissimo lavoro ma quando si deve assistere impotenti alla morte dei nostri animali vien voglia di mollare tutto».