PESARO «Siamo rimasti senza l’unica psichiatra che segue i nostri figli, è andata in aspettativa per un anno. Non sappiamo se arriverà un medico a sostituirla, intanto visite e controlli sono bloccati, il telefono squilla a vuoto e nessuno ci dà risposte». Anoressia, bulimia, obesità infantile, fame incontrollata e binge eating disorder. Una lotta quotidiana con il cibo. Sono sempre di più i bambini, molti gli adolescenti e tante le giovani donne che soffrono di questi disordini.
Non la prima volta
Il grido d’allarme delle famiglie torna ad alzarsi dall’unità operativa per i Disturbi del comportamento alimentare dell’Azienda sanitaria territoriale che ha sede a Trebbiantico, nella residenza Galantara.Non è la prima volta che succede, quando la dottoressa Francesca Pescolla, dirigente del servizio, chiede ferie, periodi di malattia, riposi o permessi, la struttura va in tilt, perché non c’è personale in organico che la possa sostituire. Una delle tante spie che lampeggiano sulla carenza di personale legato alla salute mentale nelle strutture dell’Ast di Muraglia.
L’emergenza
Ma questa volta l’emergenza sembrerebbe più grave del solito in quanto la psichiatra ha avuto bisogno di un lungo periodo d’aspettativa, dal 1º settembre fino al 31 agosto 2024. Per porre rimedio anche al caso Galantara, Regione e Ast hanno indetto un avviso pubblico per l’assunzione a tempo determinato di 4 psichiatri, di cui uno destinato al dipartimento di Pesaro. La domanda scade domani.
«È come metterci una toppa sopra - riprende la sua battaglia il vicepresidente del consiglio regionale Andrea Biancani del Pd -, un rimedio provvisorio, un palliativo, così non si risolve il problema alla radice.
«Nei prossimi giorni presenterò l’ennesima interrogazione in consiglio regionale per tornare a chiedere il potenziamento del personale – dichiara Biancani -. Il centro registra carenza di medici, sia di psichiatri, fondamentali nel percorso diagnostico-terapeutico, sia di altri professionisti, necessari per la cura di queste patologie. Nelle unità operative delle altre province è sempre presente, almeno part time, un secondo psichiatra, mentre al Galantara manca da quasi cinque anni. L’unica professionista deve quindi sostenere una mole di lavoro impossibile, con stanchezza fisica, stress, tensioni con le famiglie. Ribadisco che tutta l’area della salute mentale è in sofferenza, sottovalutare la situazione è molto grave anche perché i dati sulle fragilità psicologiche e psichiatriche registrano un costante aumento».