Dalila Di Lazzaro èstata un'icona del cinema e delle passerelle italiane dagli anni Settanta. Oggi, che di anni ne ha 71, non ha perso il suo fascino alimentato da una vita fatta di esperienze straordinarie. Come quella di una cena leggendaria al termine della quale Robert De Niro le diede un bacio non richiesto, o del primo provino con Andy Warhol. Ma anche costellata di dolore, quello immenso per la morte del figlio Christian quando aveva solo 22 anni.
La cena con De Niro
L'attrice e modella in un'intervista al Corriere della Sera ha ripercorso quegli anni incredibili, proprio a partire dalla cena con De Niro. «Vivevo a Roma e un pomeriggio chiama Sergio Leone, lo conoscevo bene, con lui e la moglie facevamo spesso delle gite.
Il figlio
Ma non tutte le memorie portano con sé la luce delle stelle di Hollywood. Per Dalila Di Lazzaro alcune sono ombreggiate da profondi dolori personali, come la morte tragica di suo figlio Christian nel 1992: «Christian era del 1969, oggi sarei nonna. Chissà. Venne travolto da un’auto la sera del 19 maggio 1992 mentre rincasava in motorino, sulla Cassia. Aveva 22 anni, io 37. L’ho avuto che ero quindicenne. Eravamo legatissimi, con lui mai un problema». Di quella tragica notte, un ricordo la tormenta: «Rientrai alle tre, poi sentii il telefono... drin drin e mettevano giù. Non ero preoccupata ma al risveglio al mattino trovai un messaggio in segreteria. Fu terribile. Era dall’ospedale: “Purtroppo c’è qui suo figlio. È nella sala mortuaria, dovrebbe venire a prendere le sue cose”. Ma come si fa a lasciare un messaggio così? All’obitorio, prima di accarezzarlo per l’ultima volta mi bendai gli occhi. Volevo ricordamelo, ma da vivo».
Il cinema
Tra i ricordi legati al cinema, quello del primo provino con Andy Warhol: «Una mattina suona il telefono. “Pronto? Qui è la Champion di Carlo Ponti, la aspettiamo per un provino con Andy Warhol”. Credevo fosse uno scherzo». Sul produttore e marito di Sophia Loren smentisce le voci che la volevano sua amante:
«Per me fu come un padre, mi ha dato senza pretendere niente, un pigmalione».
I flirt
Tra i flirt della sua vita, quello con il tennista Yannick Noah e Gianni Agnelli. Sull'Avvocato, racconta un aneddoto: «Una sera ero da lui, a Roma. C’era Henry Kissinger, mi annoiavo. Sono lì per andarmene e lui mi dà un portasigarette. Io glielo ridò, “che me ne faccio”... Andiamo avanti così per un po’. Sto per uscire senza essermelo preso quando mi raggiunge Brunetto, il suo maggiordomo, che mi dice: “Se l’Avvocato ti fa un regalo, accetta”. Poi mi accorsi che la scatola era di Bulgari, ci pagai l’anticipo di una casa”».