PESARO È da martedì al Cantiere Rossini uno degli yacht più grandi (55 metri) mai entrati nel porto di Pesaro. L’armatore è straniero, il palazzo galleggiante batte bandiera delle Isole Marshall in Oceania, e ha ben pensato di fermarsi in una delle eccellenze dell’Adriatico che garantisce la massima qualità in ogni fase di refit.
Il refitting di una barca è infatti un servizio importante che non si occupa solo di combatterne l’età e l’usura, ma si presta anche al miglioramento delle performance o all’aumento dei comfort. «Questa barca arriva da Dubrovnik - racconta il direttore Alfonso Postorino -e resterà da noi una decina di giorni per migliorare alcuni impianti, in attesa di riprendere la crociera, verso Venezia, insieme al suo proprietario. Ha scelto il nostro cantiere anche per la bellezza della sua banchina, ma soprattutto per l’eccellenza del nostro servizio, nonché la presenza di uno spazio adeguato». L’arrivo del panfilo ha suscitato inevitabile curiosità anche perchè le manovre di ingresso sono state precedute da interventi minuziosi tra cui la verifica dei fondali, data la stazza del mega yacht. E in tanti non hanno mancato di fotografarlo.
Da tutto il Mediterraneo
Al Cantiere Rossini giungono imbarcazioni da tutto il Mediterraneo: «Dalla Spagna, Turchia, Cipro: e proprio da Cipro - prosegue Postorino abbiamo un altro yacht proprio in questi giorni. Sono barche che si muovono molto e tendono a scegliere luoghi di qualità». Il Cantiere ha aperto nel 2018 per completarsi a fine del 2020 con la avveniristica struttura dei capannoni che lo contraddistingue. Dato l’ambiente marino molto corrosivo, il Cantiere offre servizi di pitturazione, rinnovo degli interni, comprese le cucine, e impianti audiovideo: «Il tutto con l’impiego di maestranze locali e ditte specializzate che sono già abituate a lavorare con i cantieri costruttori di Fano e Ancona.
Banchina dedicata agli yacht in transito
«Pesaro è l’unico porto che ha una banchina dedicata agli yacht in transito. Perdere la possibilità di ospitare queste barche significa perdere benefici economici. La settimana prossima parteciperò ad un convegno ad Ancona dal titolo “Il porto del futuro” con l’augurio di trovare sinergie giuste per aumentare questi spazi non solo a Pesaro, ma in tutte le Marche. Basterebbe utilizzare al meglio quello che abbiamo, dotarle di un minimo di attrezzatura, come la fornitura di corrente, e spazio per far si che queste barche vengano più spesso nell’Adriatico. La costa Azzurra, Genova, Livorno e Viareggio ne sono pieni». La cosa importante «è mantenere il dragaggio del fiume sotto controllo: anche questa ultima barca è al limite per fare le manovre». E per chi avesse la curiosità di visitare da vicino il Cantiere Rossini c’è un’opportunità: in occasione della giornata internazionale del World Boating Day, sabato 25 maggio saranno aperti i cancelli dalle 9 alle 13 con visite guidate al cantiere curate dal personale specializzato.