Roma, degrado bagni pubblici: il Campidiglio chiama i privati

La giunta interviene dopo lo bocciatura dell’Agenzia per il controllo dei servizi

bagni villa ada
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di Fabio Rossi
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Martedì 23 Aprile 2024, 06:10

Dai monumenti alle ville storiche, la Capitale si prepara al Giubileo (e ai milioni di visitatori previsti) pensando anche a una forma di accoglienza molto preziosa anche per i romani: i bagni pubblici. Nella città che ha inventato i “vespasiani” - dal nome dell’imperatore romano che impose una tassa sugli orinatoi pubblici - i servizi igienici sono da anni diventati uno dei punti deboli, creando anche grossi problemi al decoro urbano generale.

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Un problema certificato alcuni mesi fa anche da un’indagine dell’Acos, l’Agenzia per il controllo e la qualità dei servizi pubblici locali di Roma Capitale.

E soprattutto ormai noto a livello internazionale: i risultati di un’indagine realizzata a fine 2023 da un’azienda britannica che si occupa di sanitari (basata sulle recensioni degli utenti pubblicate su Google Maps) avevano inserito i bagni pubblici della Città eterna nella top ten dei peggiori tra le principali città europee.

IL BANDO
Ora il Campidoglio vuole rendere finalmente fruibili (e decorosi) i bagni pubblici della Capitale, almeno quelli nelle aree più visitate, troppo spesso sporchi o proprio chiusi. A partire da quelli in muratura, realizzati all’interno di apposite strutture fisse: spesso non sono attivi, tanto che, si legge nel report dell’Acos, «non è mai stato trovato aperto quello a Passeggiata di Ripetta» e una volta ciascuno (durante la rilevazione), quelli di piazza Garibaldi al Gianicolo e della salita del Pincio. Per raggiungere questo obiettivo, anche in vista del prossimo Anno Santo, il dipartimento Ambiente dell’amministrazione capitolina ha varato una gara d’appalto per il «servizio per la conduzione di 15 strutture adibite a bagni pubblici in muratura presenti sul territorio comunale», con uno stanziamento complessivo quantificato in 1,35 milioni di euro.

I PUNTI
I privati dovranno quindi occuparsi dei bagni pubblici di: piazza del Colosseo, largo Porta Cavalleggeri, passeggiata di Ripetta, salita del Pincio, piazza Risorgimento, piazzale Garibaldi (Gianicolo), parco Adriano (Castel Sant’Angelo), Basilica di San Paolo, Villa Ada (zona laghetto), Villa Lazzaroni, Villa Celimontana, Villa Pamphili (quello all’ingresso di via Aurelia Antica e quello adiacente a via di San Pancrazio), via Valle delle Camene (passeggiata Archeologica) e parco di Castel Fusano (viale Mediterraneo). E la svolta, nelle strutture già gestite da ditte private, è evidente: dalla pulizia dei locali agli “accessori”, come sapone, fazzoletti di carta e asciugamani elettrici. È il caso, per esempio, del bagno pubblico di Villa Ada, ultimamente molto apprezzato dai frequentatori del parco nell’area del laghetto.

LE COMPETENZE
I privati che si aggiudicheranno la gara dovranno assicurare: apertura e la chiusura delle strutture, custodia dei locali, vigilanza e controllo della funzionalità degli impianti. Ma anche: svuotamento dei cestini portarifiuti, pulizia di pavimenti, porte, finestre, pareti e sanitari, rifornimento di carta igienica, carta asciugamani e sapone liquido, disostruzione degli scarichi, oltre ai servizi di assistenza agli utenti, tra cui la verifica dell’accessibilità per i disabili. Nel capitolato d’appalto sono specificate anche le frequenze con le quali dovranno essere eseguite tutte le operazioni previste dal servizio, oltre agli orari di apertura dei bagni pubblici nei diversi periodi dell’anno.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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