Roma, assalto Cgil: arrestato Fabio Corradetti, il figliastro di Castellino. Deve scontare 5 anni anni e 4 mesi

Corradetti si trova nel carcere di Rebibbia

Roma, assalto Cgil: arrestato Fabio Corradetti, il figliastro di Castellino
Roma, assalto Cgil: arrestato Fabio Corradetti, il figliastro di Castellino
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Sabato 20 Aprile 2024, 11:49 - Ultimo aggiornamento: 13:16

Bocciato il ricorso, Corradetti finisce in carcere. È stato arrestato dalla polizia Fabio Corradetti: è un militante di Forza Nuova, vicino agli ambienti ultras capitolini e figlio della compagna di Giuliano Castellino.

Assalto alla Cgil, arrestato Corradetti: deve scontare 5 anni e 4 mesi du carcere

L'attività della Digos è scaturita dalla pronuncia della VI Sezione Penale della Cassazione, in relazione al ricorso contro la sentenza del 17 aprile del 2023 dalla Corte di Appello con cui Corradetti era stato condannato per i reati aggravati di resistenza a pubblico ufficiale e lesioni personali, commessi in occasione dei disordini al centro di Roma dopo l'assalto alla Cgil.

La Suprema Corte, rigettando il ricorso dei legali, ha confermato la condanna a 5 anni e 4 mesi. 

Corradetti è stato arrestato ieri e associato al carcere di Rebibbia.

Il 9 ottobre 2021 a margine dei violenti scontri registrati nel corso di quella giornata venne arrestato, in flagranza del reato, da personale della Digos di Roma su via del Corso nei pressi del palazzo del Parlamento.

La successiva attività di indagine condotta dalla Digos e coordinata dalla Procura avrebbe cristallizzato le responsabilità nelle violenze consumate il 9 Ottobre, per cui la Suprema Corte, rigettando il ricorso presentato dai suoi legali, ha confermato la condanna dello stesso a 5 anni e 4 mesi di reclusione. 

Tutte le condanne

Il tribunale di Roma nel processo principale per l'assalto alla Cgil, avvenuto il 9 ottobre del 2021 ha condannato i sette imputati recependo sostanzialmente l'impianto accusatorio della Procura. In particolare la corte ha inflitto 8 anni e 7 mesi di carcere a Giuliano Castellino, leader romano del movimento di estrema destra Forza Nuova. Un mese in meno (8 anni e 6 mesi) per il fondatore di Fn, Roberto Fiore, così come per il militante Luigi Aronica. Otto anni e due mesi per gli altri imputati Luca Castellini, Salvatore Lubrano, Lorenzo Franceschi e Pamela Testa.

La sentenza ha scatenato un vero e proprio parapiglia in aula con saluti romani e qualche pugno chiuso, slogan contro i giudici e frasi belligeranti. «Gente come noi non molla mai», poi applausi in segno di scherno in direzione dei giudici e le grida vergogna e «ora famo la guerra».


Nei confronti degli imputati, a seconda delle posizioni, il pm Gianfederica Dito contestava i reati di istigazione a delinquere, devastazione e resistenza pluriaggravata.

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