«Via la colonia felina, sporca». Arrivano i vigili. Verifiche della veterinaria, momenti di tensione a Jesi

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JESI Si potrebbe chiamare la colonia felina della discordia, quella che in via Giacomo Magagnini a Jesi ha dato il via ad una controversia che dura ormai da quattro anni tra cittadini che lamentano una scarsità d'igiene, la responsabile Paola Belardinelli che rivendica le sue buone intenzioni e il Comune che tenta di fare da mediatore. Ieri la situazione è degenerata. Quando la veterinaria dell'Ast è giunta sul posto per un sopralluogo, gli animi sembrano essersi surriscaldati a tal punto che c'è stato bisogno dell'intervento della Polizia locale per riportare l'ordine. E con l'arrivo delle pattuglie in via Magagnini, anche un residente è sceso in strada. «Qui la situazione è diventata insostenibile ha detto questi gatti sono ingestibili, sono troppi e defecano ovunque. E con il cibo sparso per la via sono arrivati anche i topi». Ma Paola non ci sta. «Si appellano a qualsiasi cosa per attaccarmi, sono quattro anni che subisco qualsiasi tipo di vessazione», dice. E mostra i documenti che attestano le avvenute sterilizzazioni. Tra le carte anche il censimento dei gatti e una raccolta firme, 85, avvenuta nel 2022, in cui i vicini sottoscrivono la pulizia e il buon operato di Paola. Si sfoga: «Ho sempre portato avanti questa colonia a mie spese, il cibo, le cucce per i gatti. Ho pagato i legali di tasca mia per difendermi dalle accuse di qualche persona malvagia, poche per fortuna nel quartiere. E l'ho fatto non solo per amore degli animali, ma anche per bonificare la zona. Si sa che le colonie feline sono un ottimo strumento contro il randagismo». La resa. «Ma ora sono stanca di dovermi difendere. Se devo andarmene me ne vado, ma il Comune deve prendersi cura di tutti questi gatti. Se devo restare invece, che ci siano le condizioni, come una copertura adeguata delle cucce alle intemperie». Il destino della colonia è tutto scritto nella relazione dell'Ast. Si sono riscontrate irregolarità?