ASCOLI «I rapporti tra madre e figlia erano buoni». È quello che ha voluto evidenziare l'avvocato Mauro Gionni, durante l'udienza preliminare a seguito dell'inchiesta che vede implicato l'ascolano Maurizio Strappelli, arrestato alla fine del 2022, con l'accusa di aver indotto una ragazza, all’epoca dei fatti minorenne, ad avere con lui rapporti sessuali minacciandola di far vedere al padre la foto che lo ritraeva in atteggiamenti intimi con la madre. Ai domiciliari finì anche la madre della ragazza che per la Procura di Ascoli è da ritenere la presunta responsabile dei reati di atti sessuali su una minorenne e violenza sessuale.
Le accuse
Secondo l'accusa, con la sua condotta, aveva favorito e non aveva impedito la frequentazione della figlia con Strappelli.
A questo punto, però, la Procura si è riservata sessanta giorni di tempo per poter valutare e prendere in considerazione il contenuto delle indagini difensive per poi esprimersi in merito. Pertanto, solo dopo il pronunciamento dell'accusa, il gup potrà decidere sulla richiesta di rinvio a giudizio o se accogliere la richiesta di rito abbreviato. L'avvocato Alessandra Ancona, difensore di Maurizio Strappelli, non ha presentato istanza di rito abbreviato e, pertanto, per l'uomo, in caso di rinvio a giudizio, si potrebbe procedere con il processo dibattimentale in aula.
L’inchiesta
L’inchiesta scattò all’inizio del 2022 e un ruolo fondamentale l’avrebbero avute anche le intercettazioni a cui lo stesso Strappelli era sottoposto in quanto indagato nell’inchiesta sulle false vaccinazioni. Sarebbe, infatti, emerso in quell’ambito il rapporto esistente tra lui e la madre della ragazza. Dalle telefonate, secondo quanto sostenuto dagli inquirenti, sarebbero emersi anche elementi decisivi a confermare quanto la stessa ragazza, ascoltata dal magistrato, avrebbe riferito nel corso delle successive indagini.