PORTO SANT’ELPIDIO - Fine della guardia medica turistica, si riaccendono le critiche per un servizio giudicato assolutamente insufficiente per le esigenze di una località turistica come Porto Sant’Elpidio. Già c’erano state le lamentele a Ferragosto perché non basta il servizio a ore, per cui in base alle fasce orarie bisognava spostarsi da un posto all’altro per la visita gratuita. Ora che il servizio è finito si fanno sentire i villaggi pieni di turisti che ritengono inefficace un servizio offerto da 22 luglio al 20 agosto, troppo poco per una stagione che parte da giugno e finisce a settembre.
Il servizio
«Trovo assurdo che un servizio del genere abbia termine il 20 agosto quando la presenza turistica termina il 10 settembre da noi» dice Debora Dionigi titolare de Le Mimose.
L’impegno
«Questo è un servizio che in tutte le città turistiche dovrebbe essere garantito dal primo di giugno a metà settembre - dice Gatti - noi abbiamo i villaggi pieni da quando chiudono le scuole fino al 15 settembre e abbiamo famiglie con bambini, questi turisti devono essere seguiti in base alle necessità che si presentano».
Quest’anno a onore del vero un’apertura da parte della Ast Fermo c’è stata con il direttore dell’Ast di Fermo Gilberto Gentili e il sindaco di Porto Sant’Elpidio Massimiliano Ciarpella, che hanno avviato un dialogo ma l’apertura della territoriale sanitaria è, secondo gli operatori, ancora troppo timida. A Porto Sant’Elpidio ci sono tre bacini di utenza pieni, con una media di 4mila turisti ciascuno, che necessitano di assistenza sanitaria ad hoc.