Omicidio di Aosta, sì all’estradizione del fermano Teima: oggi udienza in Francia

Omicidio di Aosta, sì all’estradizione del fermano Teima: oggi udienza in Francia
Omicidio di Aosta, sì all’estradizione del fermano Teima: oggi udienza in Francia
di Lolita Falconi
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Venerdì 3 Maggio 2024, 03:45 - Ultimo aggiornamento: 12:23

FERMO Sì all’estradizione in Italia di Sohaib Teima, il 21enne italo-egiziano di Fermo sospettato dell’omicidio della sua compagna, la 22enne Auriane Nathalie Laisne avvenuto ad Aosta. La chambre d'instruction della Corte d'appello di Grenoble, in Francia, ha concesso l’ok. A chiedere la consegna del giovane era stata la procura di Aosta con un mandato d'arresto europeo. Per gli inquirenti tra il 26 e il 27 marzo scorsi, Teima avrebbe ucciso la ragazza e poi sarebbe tornato in Francia. Il corpo della giovane era stato trovato in una chiesetta diroccata sopra La Salle il 5 aprile.

«Non sappiamo con esattezza quando Sohaib farà rientro in Italia - afferma l’avvocato Lucia Lupi che con il collega Igor Giostra difende il giovane - .

Domani (oggi per chi legge, ndr) il ragazzo comparirà dinanzi ai giudici francesi per il procedimento per maltrattamenti». Oggi infatti Teima dovrà comparire in udienza in Francia per un processo che lo vede accusato di violenza domestica e minacce volte a ritrattare la querela a danno di Auriane. Un procedimento penale da cui era scaturito, il 13 gennaio scorso, un divieto di avvicinamento alla giovane. Nonostante questo provvedimento, il 25 marzo scorso Auriane e Teima erano arrivati in Valle d'Aosta con un autobus low-cost transitato al traforo del Monte Bianco.

«Una volta fatta l’udienza la Procura di Aosta si organizzerà per il suo rientro in Italia, a mio avviso non prima di lunedì prossimo», ha detto l’avvocato Lupi. Una volta tornato, se il giudice vorrà applicare una misura cautelare, entro 48 ore dovrà celebrarsi un’udienza a cui prenderanno parte anche i difensori del ragazzo che avranno così finalmente modo di avere un confronto con lui per capire meglio la sua posizione e i contorni di una vicenda che presenta ancora molti aspetti da chiarire. Dopo l'arresto a Lione nella serata del 10 aprile scorso, l'indagato si era detto favorevole all'estradizione. Durante l'udienza di una settimana fa, la procura generale di Grenoble aveva chiesto la sua consegna alle autorità italiane: istanza accolta ieri in tarda mattinata, dai giudici.

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