Sequestrata una villetta disabitata: appartiene a don Roberto Pellizzari, missionario all'estero

Sequestrata una villetta disabitata: appartiene a don Roberto Pellizzari
Sequestrata una villetta disabitata: appartiene a don Roberto Pellizzari
di Eugenio Gulini
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Lunedì 15 Aprile 2024, 05:05 - Ultimo aggiornamento: 14:27

SANT’ANGELO IN VADO Le certezze sono una villetta in via Piobbichese da circa due anni disabitata e messa in vendita con poca fortuna. Nel cancello d’entrata la segnalazione di un sequestro penale dell’abitazione stabilito dopo la perquisizione dei locali. Dunque un sequestro a seguito di un mandato di perquisizione. 

 
La proprietà


La struttura appartiene a un sacerdote di origine vadese, don Roberto Pellizzari che da anni non vive più in Italia avendo scelto la vita del missionario.

Dopo essere stato parroco a servizio del duomo di San Michele Arcangelo, da qualche stagione presta infatti il suo servizio religioso nella Missione Cattolica Italiana “La chaux de Fonds” a Le Locle, cittadina in Svizzera, nel Canton Neuchâtel.

Il resto è giallo, sostenuto da un così intenso vociare sulle cause di quanto accaduto tanto che ieri, l’assessore ai Servizi Sociali e Sanità, Ezio Piai in assenza del sindaco Stefano Parri ha tentato di fare chiarezza attraverso un post sui social: «Avvisiamo tutta la popolazione che a sant’Angelo in Vado non è avvenuto alcun omicidio/suicidio e non è stato rinvenuto alcun cadavere. Le forze dell’ordine viste in paese erano presenti per svolgere la propria attività istituzionale. Chiediamo cortesemente di evitare di diffondere notizie non verificate». 


Laconico messaggio che ha tentato di porre fine al propagarsi di voci che parlavano appunto di un cadavere trovato nella villetta, prima di un omicidio, successivamente di un suicidio, che non hanno però trovato riscontro. Sul posto i carabinieri anche la provenienza non è chiara. Potrebbero aver raggiunto Sant’Angelo in vado per un’indagine che non prende le mosse dalla nostra provincia. Dei fatti è comunque al corrente il pubblico ministero Maria Moccheggiani. Quale legame sussista fra il missionario e l’inchiesta in cui è coinvolta l’abitazione di via Piobbichese non è chiaro. Don Roberto era il nipote di don Cristoforo (Nino) Amati deceduto nel marzo del 2020 è sacerdote molto amato nella sua comunità. Contattato al cellulare il sacerdote non risponde.

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